Al solo sentir nominare le parole cellulite e ritenzione idrica il nostro viso cambia espressione, quasi in una smorfia di disprezzo… perché, parliamoci chiaramente, è un argomento che non ci fa sentire a nostro agio e provoca non poco imbarazzo.
Per capire bene cosa siano ed uscire da questo imbarazzo, la conoscenza, anche in questo caso, è potere, andiamo a conoscere meglio queste due “acerrime nemiche” della maggior parte delle donne!
Cellulite e ritenzione idrica sono la stessa cosa?
La prima cosa da dire è che cellulite e ritenzione idrica NON SONO la stessa cosa, anche se potrebbero avere cause comuni. Procediamo analizzandole una per volta.
La cellulite è una malattia?!
Partiamo dalle basi: la cellulite non è una MALATTIA! Se le persone che presentano questo inestetismo sono allenate e seguono uno stile di vita sano, viene definita adiposità localizzata. In particolare si parla di adiposità distrettuale quando si riscontra un accumulo di cellule adipose, ma che hanno una forma corretta e una funzionalità normale.
Quando, al contrario, gli adipociti hanno una forma diversa dalla norma ed una alterata funzionalità, si parla di Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica, un processo degenerativo del pannicolo adiposo sottocutaneo. Questa è una patologia causata dall’alterazione del microcircolo in una prima fase, con il passare del tempo tende a peggiorare sempre più fino ad arrivare a compressione, infiammazione, fibrosi e dolore cutaneo.
Quindi, la cellulite è un inestetismo, non una malattia, ed è presente in circa l’85-90% di noi donne. Perché? Per saperlo dobbiamo capire cosa è precisamente la cellulite.
Allora, se non è una malattia, che cos’è?
L’immagine in alto rappresenta una cellula adiposa, al suo interno ci sono tanti acidi grassi, introdotti con cibi che ne hanno alti contenuti o accumulati in seguito di un’alimentazione ipercalorica. Queste cellule adipose vengono utilizzate e quindi “bruciate” quando il nostro organismo ha bisogno di energia, ad esempio durante un allenamento, o in un regime dietetico ipocalorico.
Quindi, questa maledetta cellulite altro non è che una presenza di adipe, localizzato generalmente nella zona glutei, gambe, pancia. La sua distribuzione non è omogenea a causa di una compromessa circolazione sanguigna, dovuta proprio all’eccesso di grasso che, comprimendo i vasi sanguigni, provoca problemi di circolazione.
Naturalmente non possiamo pensare di eliminare definitivamente questo strato adiposo, che è una importante fonte energetica, protegge i nostri organi interni ed è coinvolta nella produzione di ormoni.
Quali sono le cause della cellulite?
Dopo questo piccolo ripasso di anatomia veniamo alla domanda che tutte noi donne ci facciamo:
“Ma perché anche se mangio bene, bevo raramente e mi alleno, ho la cellulite?”
Purtroppo, la risposta non vi piacerà molto.
I fattori che non possiamo modificare e che sono connessi alla formazione di cellulite sono:
- La GENETICA perché se hai una predisposizione ad accumulare grasso in alcuni punti localizzati tenderai anche ad avere cellulite e ritenzione idrica;
- La RISPOSTA ORMONALE in quanto gli estrogeni hanno un ruolo predominante nella formazione di essa;
- Una PREDISPOSIZIONE DELLE CELLULE ADIPOSE in quanto, per creare il pannicolo adiposo, queste possono posizionarsi in due modi: ad intreccio, dove non avremo alcun tipo di inestetismo, anzi avremo una pelle compatta, oppure in verticale, modificando la struttura dei setti e deformando lo strato superficiale della cute, formando così quei maledetti cuscinetti!
Come diminuire gli inestetismi della cellulite
- STILE DI VITA SANO
- DIETA
- ATTIVITA’ FISICA
MA… attenzione! Abbiamo già osservato come l’inestetismo e la cellulite siano differenti dalla Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica, che è una vera e propria patologia.
Prima di avventurarci in qualsiasi allenamento mirato ad eliminare la cellulite, è importante capire il nostro stato d’infiammazione e, soprattutto, il nostro stadio di circolazione. In questo caso potremmo indurre un peggioramento dello stato di infiammazione e, in più, molto probabilmente non osserveremo alcun risultato positivo!
La ritenzione idrica
Per “ritenzione” in medicina si intende “la ridotta o la mancata eliminazione di sostanze che normalmente il nostro corpo dovrebbe eliminare”.
La ritenzione idrica quindi è la tendenza del corpo ad accumulare liquidi negli spazi interstiziali, ovvero gli spazi tra le cellule.
Le cause sono molteplici e possono essere le stesse o simili a quelle della cellulite:
- GENETICA, per chi accumula grasso in punti come fianchi gambe pancia ha un’alta probabilità che possa avere la ritenzione idrica;
- ORMONALE, gli ormoni che hanno un ruolo nella sua formazione sono (estrogeni e progesterone), aldosterone e antidiuretico (responsabili del controllo dei fluidi nel corpo), cortisolo e insulina e, a causa di uno stile di vita poco sano, il nostro equilibrio ormonale si altera e la possibilità che la ritenzione si presenti, è molto più alta.
- STRESS di tipo psicologico o fisico. Questo provoca un aumento del cortisolo che, se prodotto in quantità giuste è un ottimo antinfiammatorio e aiuta altri processi, ma se è in eccesso può provocare, appunto, un ristagno di liquidi.
Come evitare la ritenzione idrica
Per favorire la circolazione ed evitare stasi di liquidi è necessario fare attività fisica.
La contrazione muscolare, infatti, spingendo il sangue verso il cuore, esercita un’azione di pompa sul sistema venoso e su quello linfatico. Tutto ciò favorisce lo scambio delle sostanze, l’eliminazione delle tossine ed evita il ristagno dei liquidi nei punti critici.
Ma è importante farsi seguire e capire il tuo stato d’infiammazione, perché lavorare solo con i pesi, ad esaurimento muscolare, può essere controproducente e può peggiorare la situazione.
Come allenarsi per evitare il ristagno dei liquidi
- Prima di ogni allenamento fai rilascio con una pallina da tennis sotto la fascia plantare, così da avere un ritorno venoso del sangue, dal piede al cuore e un aumento della circolazione linfatica.
- Se sei una persona sedentaria e hai deciso di iscriverti in palestra, non intensificare le sedute di allenamento, con la speranza di ritornare in forma per l’estate. Peggiorerai solo la situazione, aumentando il tuo stato d’infiammazione!
- Non prediligere solo allenamenti aerobici ma alterna allenamenti con i pesi, senza focalizzarti solo su un unico distretto muscolare, evitando così il ristagno;
- Evita allenamenti ad esaurimento muscolare in un solo distretto, o meglio, anche in questo caso è importante capire lo stato d’infiammazione;
- Mangia nel modo corretto, senza privarti di tutti i piccoli piaceri!
- Adotta uno stile di vita sano;
- Alla fine di ogni allenamento, a fine giornata (se sei stata tanto tempo in piedi, o seduta in ufficio) non dimenticarti di fare scarico portando le gambe al muro, per favorire il ritorno venoso ed il drenaggio dei liquidi linfatici!
Origine patologica della ritenzione idrica
È importante ricordare che ci sono casi in cui, come per la cellulite, anche la ritenzione idrica ha origini patologiche.
Problemi cardiovascolari, renali, epatici, tiroidei o al sistema linfatico possono portare alla formazione di un edema, cioè ad un accumulo di acqua. In questi casi è opportuno consultarsi con uno specialista, perché l’edema causato da patologie ha rischi e conseguenze diverse dalla fisiologica e normale ritenzione idrica presente nelle donne sane.
Il vero miracolo è la pazienza
Ricorda che non esistono creme, tisane o allenamenti miracolosi! E, soprattutto, non sempre potremo raggiungere il risultato di una pelle compatta “da pubblicità” (ma esiste?!).
Ricorda che prima dell’inestetismo che indubbiamente non è piacevole, ma neanche pericoloso, ci sono in ballo la tua salute fisica e mentale!
Ci vogliono tanta pazienza e tanta costanza ma così, come sempre, potrai costruire i risultati tanto sperati e mantenerli nel tempo! 😊
Articolo a cura di
Doriana Ruggiero, redazione Fit lab
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