COME ABBASSARE LA GLICEMIA: IL RUOLO DELL’ESERCIZIO FISICO
Quante volte ti hanno detto: “Per abbassare la glicemia mangia alimenti a basso indice glicemico, evita i dolci e dì addio alla cioccolata.”
In realtà, chi soffre di iperglicemia o diabete può -anzi- deve seguire una dieta equilibrata pur seguendo alcune accortezze.
Ti hanno mai parlato di esercizio fisico?
In questo articolo non parlerò di alimentazione equilibrata ma ti spiegherò come l’esercizio fisico può far rientrare i valori della glicemia.
Cos’è la glicemia? Pillole di teoria
La glicemia corrisponde ai livelli di zuccheri presenti nel sangue.
Che cosa succede quando questi livelli variano?
La glicemia è regolata dalla presenza di alcuni ormoni:
- Insulina (entra in gioco quando i livelli di glucosio nel sangue iniziano a salire);
- Ormoni Controinsulinari (hanno effetti opposti a quelli dell’insulina)
- GH;
- Glucagone;
- Cortisolo;
- Catecolammine.
L’insulina è un secreto della parte endocrina del pancreas, viene prodotta in maniera pulsatile in risposta all’aumento della concentrazione plasmatica di zuccheri.
Ha la funzione di promuovere l’assorbimento di glucosio da parte di un suo recettore (GLUT4) e aumentare la sua traslocazione dal citoplasma alla superficie cellulare, facendo sì che il glucosio non rimanga nel circolo sanguigno ma entri all’interno della cellula (muscoli o adipociti).
Quest’ormone è il più importante regolatore dell’omeostasi glucidica ed esplica i suoi effetti metabolici principali sul muscolo, sul tessuto adiposo e sul fegato, tuttavia agisce anche su altri tessuti dell’organismo.
Cosa succede se viene meno l’azione regolatoria dell’insulina? Aumenta la glicemia.
IPERGLICEMIA
Diabete di tipo 1
Un assente secrezione di insulina da parte del pancreas endocrino è alla base del diabete di tipo 1, il soggetto avrà a disposizione meno insulina per gestire gli zuccheri nel sangue.
Diabete Mellito di tipo 2
Il diabete di tipo 2 è caratterizzato da insulino-resistenza, l’insulina non è più in grado di facilitare il trasporto del glucosio dal torrente ematico all’interno della cellula.
Con insulino-resistenza si intende lo stato in cui una data concentrazione di insulina considerata “normale” evoca un’insufficiente risposta biologica. Di conseguenza il corpo ha bisogno di più insulina per trasportare una data quantità di glucosio nella cellula.
E l’esercizio fisico che c’entra con la glicemia?
Da tempo nel mondo scientifico è noto il fatto che l’esercizio fisico intenso o prolungato nel tempo comporti una variazione plasmatica di vari ormoni, alcuni aumentano la propria concentrazione plasmatica, altri la diminuiscono, altri ancora non vengono influenzati.
Il ruolo dell’esercizio fisico
In questi casi l’attività fisica è adattata, programmata, ed eseguita in maniera costante nel tempo.
L’esercizio fisico, come l’insulina, promuove l’assorbimento del glucosio da parte dei recettori GLUT4. L’attività fisica moderata, di tipo aerobico e prolungata nel tempo, genera una riduzione della concentrazione plasmatica di insulina.
Inoltre la secrezione della stessa è ridotta:
- Dall’intensità dell’esercizio: un esercizio di intensità crescente determina un decremento della concentrazione plasmatica di insulina nei primi 30 minuti, con un massimo decremento tra il 60 e il 70% della VO2max;
- Dalla produzione degli ormoni controinsulinari.
Diabete tipo 1
L’azione regolatoria dell’esercizio e dell’attività fisica sulla regolazione glicemica non è ben definita ed è controversa nei pazienti con diabete di tipo 1. Questi infatti, durante e dopo l’attività fisica, tendono verso un’ipoglicemia (pochi zuccheri nel sangue), poiché il rilascio di glucosio da parte del fegato, durante l’esercizio, non tiene il passo con l’utilizzo del glucosio.
Per queste persone, l’esercizio fisico può portare a sbalzi eccessivi dei livelli di glucosio plasmatico, inaccettabili per la gestione della malattia. Tuttavia ci sono altri potenziali benefici dell’esercizio per questi pazienti: può aiutare a ridurre il rischio di malattia coronarica e di malattie arteriose cerebrovascolari e periferiche.
Diabete Mellito tipo 2
Come abbiamo visto, il principale problema per chi soffre di diabete di tipo 2 è l’insulino-resistenza.
Dato che le cellule diventano resistenti all’insulina, l’ormone non può esplicare la sua funzione di facilitare il trasporto del glucosio dal torrente ematico all’interno della cellula. La contrazione muscolare, però, ha un effetto simile a quello dell’insulina. Infatti la permeabilità delle membrane al glucosio incrementa con la contrazione muscolare e alla contrazione muscolare è associato un incremento dei recettori GLUT4 sulle membrane plasmatiche.
Osserviamo quindi che l’esercizio fisico riduce l’insulino-resistenza e aumenta la sensibilità insulinica, ma allo stesso tempo riduce la richiesta cellulare di insulina.
Alcune evidenze suggeriscono di combinare allenamento contro resistenze e allenamento aerobico come strategia ottimale per ridurre l’insulino-resistenza, poichè questa condizione non si verifica solo durante l’attività svolta, ma persiste anche nelle ore successive.
Conclusioni
L’esercizio fisico può ridurre il rischio individuale e diventare anche parte integrante del trattamento, migliorando la salute generale e alleviando alcuni sintomi.
Combinare allenamenti aerobici e contro resistenze ad uno stile di vita attivo, facendo almeno diecimila passi al giorno, può aiutare a migliorare la tua condizione.
— ! Se soffri di iperglicemia o diabete non limitarti a leggere questo articolo, consulta il tuo medico. ! —
Articolo a cura di
Riccardo Filippi – Redazione Fit Lab