Si parla sempre di gravidanza dando una notevole importanza al periodo pre-parto, momento in cui la futura mamma si sottopone a controlli periodici per la sua salute e quella del bimbo in arrivo: visite con ginecologi ed ostetriche, esami del sangue, emocromo, glicemia, toxotest, ecografie varie ecc.
Sì, perché in un periodo particolare come la gravidanza, il corpo subisce notevoli modificazioni, sotto diversi punti di vista, ed è bene avere tutto sotto controllo.
Cosa cambia nel corpo durante la gravidanza?
Durante la gravidanza cambia la conformazione muscolare, c’è una diversa secrezione di ormoni ed i sistemi polmonare, cardiovascolare ed – ovviamente – riproduttivo, si modificano per permettere l’arrivo del bimbo/a.
Da non sottovalutare, inoltre, i cambiamenti a livello emotivo e psicologico cui la donna va incontro. Come se non bastassero l’aumento di peso e l’alterata percezione del proprio corpo, le nausee , il gonfiore ed il mal di schiena!
Parto e post-parto
Saltiamo qualche tappa ed arriviamo al parto.
Per molte donne è vissuto negativamente e visto come futura fonte di sofferenza, per altre è affrontato con la leggerezza con cui si fa una passeggiata.
Il parto, a mio avviso, è un momento soggettivo a cui sarebbe bene arrivare preparate e consapevoli, grazie ad attività fisica e corsi pre-parto con ostetriche!
Il corpo della donna, già messo alla prova da gravidanza e parto, è sottoposto nuovamente ad un adattamento per ritornare in una condizione di equilibrio. Ma spesso non è per niente facile!
E’ proprio vero, infatti, che la vita dopo l’arrivo di un bimbo cambia notevolmente. Ma sai in che senso?
Il ruolo degli ormoni
Gli ormoni possono determinare ciò che attiva i meccanismi cerebrali che guidano i comportamenti sociali, gli istinti sessuali, le nostre reazioni più o meno aggressive. Nel periodo del post-parto i principali ormoni secreti sono ossitocina e prolattina, che risultano fondamentali per l’allattamento. Vediamo perché:
– L’ossitocina è definita ormone dell’amore, poiché è in grado di regolare i comportamenti emotivi, sessuali e materni.
– La prolattina, invece interviene nel post-parto per aumentare la produzione di latte.
Grazie all’influenza di questi due ormoni, la donna presenta un’attenzione più selettiva per il bambino ed a livello cerebrale avvengono vere e proprie modificazioni della sessualità e dell’emotività. Queste sono definite “dirottamento del piacere”, in quanto tutte le attenzioni sono rivolte al servizio delle cure materne. Non si ha tempo perché prendersi cura del bambino è un imperativo biologico.
Non è tutto così semplice
Vi è mai capitato di sentire donne che nel periodo del post-parto manifestano umore instabile, ansia e nervosismo tristezza ingiustificata, irritabilità, disturbi del sonno?
A seconda della durata di questi sintomi si parla di “baby blues” (fino a massimo due settimane dalla nascita) o di depressione post-parto (se i sintomi perdurano). Questa è una condizione frequente, ma non “normale” e a cui bisogna porre rimedio; in primis perché un buon cervello materno influenza positivamente il bambino, infatti sappiamo quanto siano importanti la fase di vicinanza e la cura della mamma nelle primissime fasi della vita, in secondo luogo per favorire la fase di riadattamento della neo mamma.
Il periodo del post -parto, dunque, è tanto importante quanto quello del pre-parto. Che duri solo sei settimane o più, la mamma ha bisogno di una ripresa sotto diversi punti di vista. È qui che voglio sottolineare l’importanza dell’attività fisica in questo periodo.
L’attività fisica dopo il parto
Spesso, erroneamente, si pensa solo ad esercizi di riabilitazione, ma non è proprio così.
Sicuramente all’inizio bisognerà avere un occhio di riguardo per le zone di pavimento pelvico, addome, tronco. Bisognerà agire inizialmente attraverso esercizi respiratori e di attivazione della muscolatura profonda, per poi ripartire con un’attività fisica intensa, che sarebbe controindicata nel periodo dell’allattamento.
In mancanza di linee guida specifiche, penso che il ritorno all’attività fisica nel post-parto sia un fatto soggettivo e che sia fondamentale rivolgersi ad uno specialista del movimento.
Molte ricerche sostengono che l’attività fisica consapevole, mirata, giusta, sia un fattore essenziale nella prevenzione dei disordini depressivi post-parto e che possa aiutare a riprendere consapevolezza del proprio corpo, a sentirsi più forti.
Mamme, se non sapete da dove iniziare, chiedete aiuto! Che si parli di movimento, di qualcuno che vi ascolti, di qualcuno che vi dica cosa mangiare, partite da qualcosa e chiedete aiuto per star meglio.
“Il primo passo non ti porta dove vuoi, ti toglie da dove sei” (A.J.)