Bambini & natura: un ritorno necessario
La tecnologia, i nostri ritmi frenetici, la pandemia hanno preso il sopravvento sulla nostra vita e sulla nostra quotidianità allontanandoci dagli spazi naturali e dall’attività all’aria aperta. Si è “rotto” quello che appena poche decine di anni fa sembrava praticamente un binomio indissolubile: quello tra bambini & natura.
Purtroppo, non solo gli adulti si sono allontanati da tutto ciò, ma anche e soprattutto i bambini. Si è come “perso il gusto” di vivere negli ambienti che la natura ci offre e per questo ci risulta difficile osservare, annusare, toccare, ascoltare il mondo!
Ma quali sono i benefici che la natura restituisce ai più piccoli?
L’attività in un ambiente naturale è una risorsa potente per lo sviluppo dei bambini.
Il compito dell’adulto, in questo contesto, potrebbe essere quello di favorire una propensione verso l’attività e il contatto con la natura. Incoraggiare quasi il fanciullo a fondersi con essa.
A tal proposito è stato dimostrato che la mancanza di contatto con la natura, nei bambini, sia spesso connessa a disturbi del comportamento, iperattività, sovrappeso.
La natura gioca, dunque, un ruolo importante nella fase di crescita dei bambini, risulta infatti un ambiente ottimale per sviluppare appieno le loro potenzialità.
È proprio negli ambienti naturali che si pratica un tipo di attenzione senza sforzo, noto come fascino morbido. Questo stato crea sensazioni di piacere e stimola la mente senza affaticarla.
La situazione è opposta a quella della cosiddetta attenzione diretta, che ci costringe ad ignorare le distrazioni oltre che a mantenere la concentrazione; cosa che capita spesso a chi passa molto tempo in casa.
Bambini & natura: i benefici
Può sembrare davvero banale, ma passare del tempo al parco, nei cortili, all’aria aperta ha un grosso impatto positivo sulla crescita e sullo sviluppo del fanciullo. Inoltre diventa un’importante fonte di accrescimento di aspetti quali:
- benessere mentale, riducendo disturbi depressivi e diminuendo comportamenti problematici;
- socialità, infatti aumenta l’autostima, favorisce l’interazione tra bambini, che diventano anche più autonomi;
- intelligenza e movimento A tal proposito Maria Montessori affermava: “Il movimento e il pensiero sono intimamente connessi ed è proprio il movimento ad essere parte fondamentale dello sviluppo dell’intelligenza del bambino”;
- concentrazione, non a caso la ricerca medica ha indicato come necessità primaria, quasi con l’obbligo di una “dose quotidiana”, l’attività in natura. È ormai appurato quanto sia importante ed efficace per la gestione di bambini con disturbi dell’attenzione e di iperattività;
- empatia, ovvero il contatto con la natura soddisfa un bisogno innato e sottopone a stimoli che all’aperto sarebbe impossibile incontrare. Grazie al contatto con essa si sviluppa un maggior rispetto per altre forme di vita;
- creatività, precisamente è stato dimostrato come i bambini che sono più a contatto con la natura e giocano spesso in aree verdi, siano molto più creativi di quelli che stanno poco o niente all’aperto.
In un contesto naturale, gesti come camminare in equilibrio sui muretti o sui tronchi, arrampicarsi e appendersi ai rami, andare in bici, saltare la corda, correre all’aperto, sono più di un semplice gioco. Diventano vere e proprio esperienze in cui il bambino può mettere in atto nel mondo ciò che immagina nella sua mente.
Conclusioni
La natura gioca, dunque, un ruolo importante nel creare un ambiente ottimale per sviluppare appieno le potenzialità dei più piccoli.
“Le cose che il bambino ama rimangono nel regno del cuore fino alla vecchiaia. La cosa più bella della vita è che la nostra anima rimanga ad aleggiare nei luoghi dove una volta giocavamo”.
Khalil Gibran
Articolo a cura di
Doriana Ruggiero – Redazione Fit Lab