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A vele spiegate verso il fallimento di un business: 5 fattori da considerare

Fallimento: lo spauracchio di ogni business.

Ovviamente nessuno si augura il proprio fallimento, né probabilmente ha bisogno di una guida per farlo. Nessun fondatore di un’azienda o imprenditore è indenne, però, dal fare errori. La cosa importante è fare tesoro anche degli scivoloni per riacquisire un equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico.

Io sono una di questi, non ho mancato di fare errori durante l’avviamento del mio Health Center ed è stato fondamentale virare per raddrizzare il tiro. Durante gli anni ho incontrato e conosciuto diverse persone che hanno visto arenarsi la propria azienda, ma anche la letteratura economica non è povera di esempi di fallimento, da questo punto di vista.

I 5 fattori che portano al fallimento

Secondo la business consultant, quali sono i 5 “interessanti” fattori per spiegare le vele e navigare… ma verso il fallimento?

1. Mancanza di capitale 

“Ma dai?!” Sì, forse è scontato, ma non parlo del capitale necessario per partire, ma di quello che serve a garantire la sicurezza che l’impresa possa finanziare le proprie attività quotidiane nel tempo. “Il fabbisogno di capitale deve essere garantito in pieno” sostiene C.Baskerville (liquidatore).

2. Espansione troppo rapida

I primi successi entusiasmano, sono uno stimolo alla crescita, un invito agli di investimenti… come se nulla potesse cambiare! E ci si ritrova a non avere risorse per gestire i progressi fatti. La parola d’ordine è prudenza, una cara e vecchia amica di chi va lontano!

3. Cattiva gestione strategica

Un buon artigiano, un buon venditore di prodotti o servizi non è necessariamente anche un buon imprenditore. La capacità di pensare in modo strategico è una risorsa irrinunciabile per il business. Bisogna saper riconoscere e percepire gli sviluppi dei mercati e avere la capacità di reagire tempestivamente ai cambiamenti. “Chi è solo capace di lanciare un prodotto sul mercato dovrà confrontarsi coi problemi nelle fasi successive” dice ancora C. Baskerville

4. Mancanza di un piano funzionante

Pianificare, non programmare! Perché occorre andare più in là del proprio naso. Un’azienda potrà anche avere una buona idea sullo sviluppo di un prodotto o servizio, ma questo non basta, perché ogni impresa deve avere l’obiettivo di svilupparsi negli anni e conquistare nuovi mercati. Ma quando un piano può essere considerato funzionante? Quando abbiamo in mente una chiara risposta a queste domande:

  • Perché sono in questo business?
  • A quali necessità risponde la mia azienda?
  • Perché questa idea non esiste già da tempo?
  • Perché sono migliore dei miei competitor?

5. Nessun posizionamento sul mercato

Non avere una propria nicchia di mercato significa non sfruttare i vantaggi competitivi derivanti dalla conoscenza approfondita delle proprie unicità: differenziarsi è, di fatto, l’unico modo per essere considerati diversi dalla concorrenza.

fallimento business chiuso

Come comportarsi allora?

Nessuno è immune dal commettere errori: l’importante è non affogare, riuscire a rimanere per un po’ a galla e poi ritornare a veleggiare in tranquillità.

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Vuoi saperne di più?

Contatta Stefania Angelico, Business Consultant.

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