Cari lettori, se avete avuto modo di leggere il nostro precedente articolo, sicuramente saprete a cosa fa riferimento l’acronimo FOMO (paura di rimanere fuori) ed in che modo si manifesta questa forma di ansia sociale. Il presente articolo rappresenta una sorta di trade union col precedente perché ci apprestiamo a darvi 5 pratici consigli per controllare e gestire l’ansia di “rimanere senza connessione”.
Controlliamo circa 80 volte al giorno il cellulare o qualsiasi altro dispositivo elettronico dotato di connessione, tutto ciò per avere sempre aggiornato in tempo reale la staffetta di notifiche Facebook-Instagram-Whatsapp-Linkedin. Non è un caso, infatti i programmatori di queste piattaforme, hanno studiato un sistema per le notifiche tale da creare una dipendenza. Una dipendenza data dal fatto che dietro ognuna di essa non sappiamo cosa c’è, quindi non vi è la certezza della ricompensa; se ci fosse una standardizzazione o una uniformità delle notifiche, svanirebbe “l’effetto sorpresa” e vi sarebbe la certezza del risultato.
Paragonate ogni vostro giorno ad un MODEM, mentre i nostri consigli paragonateli agli strumenti per la MOdulazione e DEModulazione dei segnali che riceviamo dalle nostre atletiche piattaforme social. Partiamo… ecco i convocati per la modulazione e domodulazione:
- IMPARARE A RIMANDARE: TIMING, impostate un tempo al vostro modem in cui controllate e gestite e-mail; notifiche; chat. Quando condividiamo fisicamente il tempo con altre persone, utilizzare il cellulare per sbirciare le diverse campanelle, sposta l’attenzione inevitabilmente su altro. C’è un momento per ogni cosa. Posporre non nuoce gravemente alla salute, anzi vi renderete conto che rimandando non succede nulla.
- ADOTTARE LA TECNICA DEL BIANCO E NERO, per frenare l’impulso di controllare continuamente il telefono si può provare ad eliminare i colori dal display del cellulare piuttosto che del tablet, attivando la modalità bianco e nero. È bello vivere a colori, si… ma nonostante uno schermo senza colori è poco interessante o comunque meno attraente, talvolta occorre mettere a riposo l’arcobaleno. Quindi questa è un’ulteriore strategia da poter attuare per una separazione consensuale.
- SELEZIONE DEI CONTENUTI, altro strumento a nostro avviso efficace, è quello di focalizzare l’attenzione solo sui contenuti che si desidera vedere senza lasciare che si venga indirizzati in altre rotte che inevitabilmente allontanano dagli interessi di ognuno.
- ACCETTARE LA NOIA: ogni situazione deve essere accettata per ciò che è, quando non è possibile intervenire sugli eventi è inutile animarsi per modificarli, così come è inutile crogiolarsi quando si vive “un pomeriggio spompo di domenica”, per dirla alla Liga. Non possiamo vivere di sola adrenalina, entusiasmo… c’è anche la noia.
- NON TRASFORMARE UNA CONNESSIONE COL VIRTUALE IN UNA INTERRUZIONE COL REALE: “…quando premi il tasto pausa su un cellulare questo si spegne, quando premi il tasto pausa di un individuo questo si attiva…”. Il tempo libero, o anche la classica pausa pranzo piuttosto che il coffe break, o ancora l’attesa in posta, non devono essere puntualmente interpretati come il momento per mettere off-line tutto ciò che ci circonda fisicamente. È così che si perdono sorrisi, odori, contatto umano e affetto, quello vero, quello che scalda, quello che in alcuni casi è una ricarica per il cuore.
Probabilmente non sarà facile rimodulare i ritmi scanditi da questa “realtà virtuale”, però crediamo valga la pena provarci. Il nostro invito è quello di concentrarvi su tutto il resto (e crediamo non sia poco) che vi fa stare bene, e riscoprirvi in una nuova veste, pronti non per una staffetta dei social ma per la maratona della consapevolezza dell’essere, piuttosto che dell’avere.
Un saggio, Taleb, ha scritto: “La differenza tra la tecnologia e la schiavitù è che gli schiavi sono perfettamente consapevoli di non essere liberi del tutto”… e noi saggiamente vi salutiamo.