Cari lettori l’estate volge quasi al termine, ma noi vogliamo portarvi ancora un po’ in giro ed oggi vogliamo fare un viaggio nuovo. La meta? Il sistema nervoso autonomo.
Dunque allacciate le cinture che stiamo per prendere quota. Ah, il comandante informa che il punto di partenza è il sistema nervoso; da lì pian piano ci dirigiamo verso le sue due più grandi ramificazioni, ossia il sistema nervoso centrale ed il sistema nervoso periferico. In prossimità di quest’ultimo, ridurremo di quota e potrete vedere come si innestano due ulteriori ramificazioni: il sistema nervoso somatico ed il sistema nervoso autonomo. SNA: Landed!
Volendo continuare ad utilizzare l’immaginazione, il sistema nervoso autonomo è paragonabile al gheriglio di una noce, formato da due parti che non sono perfettamente uguali, ma nonostante ciò riescono a stare insieme. Iniziamo a sgusciare la nostra noce e parliamo del nostro gheriglio, da una parte vi è il sistema simpatico, dall’altro vi è il sistema parasimpatico. Il primo ha origine nelle zone toraciche e lombari; il secondo ha origine nella zona cranio sacrale.
Il sistema simpatico ha una funzione stimolante, eccitante, in poche parole gestisce l’adattamento nella cosiddetta situazione di attacco-fuga, e lo fa preparando l’organismo ad affrontare il pericolo. Pensiamo ad urlo improvviso e scherzoso di un amico, è un evento stressogeno che in pochi istanti aziona cuore, bronchi, vasi sanguigni dei muscoli. Il sistema parasimpatico stimola la quiete, il rilassamento, il riposo, la digestione e l’immagazzinamento di energia. Dunque è abbastanza intuitivo che i due sistemi sono contrapposti, ma nonostante ciò il più delle volte l’azione di entrambi è fantasticamente bilanciata. Il nostro gheriglio è tenuto insieme da un equilibrio allostatico e al tempo stesso fisiologico, senza dimenticare quello emotivo dato dagli effetti di entrambi i sistemi in ciascun distretto.
Il nostro SNA è responsabile delle nostre funzioni vitali e delle nostre emozioni, perciò riteniamo sia importante rafforzarlo con le SNA: sane nuove abitudini.
La prima sana ed anche economica abitudine che tutti dovremmo acquisire, è quella di camminare scalzi in mezzo alla natura: la sabbia, i sassi, il prato, il mare… sono tutte elementi che a contatto con l’epidermide consentono di mantenere l’equilibrio del sistema nervoso autonomo. Ricordate: percepire sensazioni, ci fa cogliere emozioni.
La seconda sana, ed anch’essa economica, abitudine è l’esposizione alla luce del sole. In tal modo aumenta l’apporto di vitamina D nell’organismo e vi è la regolazione del sistema nervoso autonomo.
A tutto ciò si aggiunga una sanissima abitudine: il movimento. Muoversi è fondamentale perché consente di mettere in focus il pensiero; perché attraverso esso aumenta la variabilità cardiaca; e perché grazie ad esso è possibile conservare e preservare la massa muscolare ed ossea, due componenti fondamentali per il nostro stato di salute.
Il nostro viaggio è giunto al termine, il nostro souvenir per un buon autunno e per un sistema nervoso in equilibrio è questo articolo. È stato, come sempre, un piacere fare questo viaggio con voi…e, come ogni volta, speriamo di avervi condotti dall’immaginazione, alla consapevolezza.