Ciao lettori di #mondofitlab questo articolo è dedicato all’obesità infantile. È ormai un’emergenza sociale basti pensare che in 40 anni sono 120 MILIONI i bambini obesi.
Obesità infantile: la Società Italiana di Pediatria
Circa un mese fa a Sorrento c’è stato il 77esimo Congresso Italiano di Pediatria, durante il quale è stato lanciato l’allarme su una delle sfide più rilevanti per la salute pubblica del nostro secolo. Negli ultimi quattro decenni, il numero di bambini e adolescenti con obesità è aumentato di oltre dieci volte. In 40 anni (dal 1975 al 2016) bambini e adolescenti obesi sono passati da 5 a 50 milioni tra le femmine e da 6 a 74 milioni tra i maschi (Nature Metabolisme 2020). In totale oggi si contano circa 120 milioni di bambini e adolescenti obesi nel mondo. Un problema particolarmente rilevante per la salute futura se si considera che il 40% dei bambini obesi diventeranno adolescenti obesi, e che l’80% degli adolescenti obesi saranno adulti obesi.
Obesità infantile: sorveglianza pediatrica COSÌ
Quello relativo all’obesità infantile è un trend con una costante crescita, ma piuttosto che focalizzarci solo sugli andamenti passati, a mio avviso è opportuno focalizzarci sulle proiezioni future. Per farlo, ci soffermeremo su dati più “attuali”.
Mi riferisco a quelli del triennio 2018-2020 della Sorveglianza Pediatrica COSI: “Nei Paesi della Regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’obesità e il sovrappeso in età infantile si confermano tra i principali problemi di salute pubblica, seppure con incidenze molto diverse tra i vari Stati.”. È quanto emerge dal rapporto “WHO European Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI) Report on the fifth round of data collection, 2018-2020 (2022)” reso pubblico dall’OMS a novembre 2022.
L’Italia partecipa al COSI attraverso i dati della sorveglianza in età pediatrica OKkio alla SALUTE, coordinata dal Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute (CNAPPS) dell’Istituto superiore di sanità (ISS), designato Who Collaborating Centre sull’obesità infantile.
Alcuni dati
La quinta raccolta dati di COSI è stata effettuata nelle scuole primarie di 33 Paesi nel periodo 2018-20, per un totale di quasi 411 mila bambini di età 6-9 anni a cui sono stati misurati peso e statura. Complessivamente, la prevalenza dell’eccesso ponderale (secondo le curve di crescita OMS e includendo sovrappeso e obesità) nei bambini e nelle bambine di 6-9 anni è del 29%, con un valore più alto tra i bambini (31%) rispetto alle bambine (28%). Tuttavia i dati mostrano una notevole variabilità da paese a paese. “ L’Italia è uno dei Paesi con le più alte prevalenze: 39% di sovrappeso (inclusa l’obesità) e 17% di obesità.”
Partendo dai dati della prima raccolta (2007-2008) si è osservato un trend temporale in diminuzione per il sovrappeso in Grecia, Italia, Portogallo, Spagna e Slovenia. Tuttavia,
nonostante questo calo, le prevalenze di sovrappeso e obesità in questi paesi sono ancora tra le più alte nella regione europea dell’OMS.
COSI: gli stili di vita
È stata condotta anche un’indagine relativa agli stili di vita dei bambini coinvolti, analizzando in special modo le abitudini alimentari; il livello di attività fisica praticata; il tempo passato davanti agli schermi. In Italia, il 70% dei bambini fa colazione, il 45% mangia frutta fresca; il 31% mangia verdure ed il 14% consuma bevande zuccherate, soft drinks, più di tre volte a settimana. Relativamente al livello di attività fisica il 25% dei bambini va a scuola a piedi, in bici o pattini; mentre il 70% pratica uno sport o ballo. Infine il 72% dei bambini italiani, tra 6 e 9 anni, trascorre almeno due ore al giorno davanti alla tv o ad un dispositivo elettronico.
QUINDI
Questo articolo ha lo scopo di sensibilizzare genitori ed educatori in primis verso un argomento che si sta rivelando essere una pandemia. In secondo luogo vuole essere un invito alla promozione di uno stile di vita più sano ed attivo. È faticoso, magari dopo una giornata di lavoro, cimentarsi in una ricetta che renda simpatiche le verdure per la cena? Certo. È rilassante sdraiarsi sul divano insieme al proprio bambino e gironzolare sui social? Certo. Si suda meno, o per niente, con una maratona Netflix piuttosto che a giocare nel parco con un pallone? Certo!!! Mai bambini acquisiscono comportamenti ed abitudini grazie all’esempio di genitori ed educatori. Non possiamo esimerci dal fare qualche sforzo in più, non per sempre anche perché poi occorre responsabilizzarli. Uno “sforzo” che fa bene anche a noi adulti. Lo diciamo spesso il gioco è un potentissimo strumento per allontanarsi dallo stress della quotidianità. Un’alimentazione meno industrializzata, invece, una sana abitudine.
A tutti i bambini…che possiate scoprire, o riscoprire, quanto sia bello correre liberi in un prato, esplorare “il mondo” e vivere accompagnati da una grande amica: la fantasia.
A cura di Stefania Angelico